Nell’ebraismo

Nell’ebraismo Dio crea attraverso il numero, la parola detta e quella scritta, tre consequenziali passaggi a discendere della creazione tra loro intersecati, tre concetti espressivi che ritroviamo attribuiti al dio Toth egizio, che poi per i greci divenne Ermes e per i romani Mercurio. Un testo esoterico molto importante e scoperto durante il rinascimento, chiamato il libro di Ermete Trismegisto ci riconduce, già a partire dal titolo a questa dinamica creatrice: Ermes è trismegisto, tre volte maestro, o mago, perché padroneggia questi tre strumenti della creazione, ossia numero, parola, scrittura. Attraverso queste procedure, dio si esprime, compone una poesia, una rappresentazione vivente, una matrice che si riflette in questa specie di realtà virtuale che noi avvertiamo ingannevolmente essere l’unica fine a se stessa e di cui non percepiamo i diversi piani vibratori di cui si compone e che ci permetterebbero di accedere ad altri piani di comprensione..

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